ario Draghi, chi è costui? In qualità di Direttore Generale del Tesoro, partecipò il 2 Giugno 1992 alla riunione sul panfilo Britannia, nel porto di Civitavecchia, dove fu decisa la svendita ...
Come sempre avviene per ogni cosa anche la più complessa, la sua procedura d’uso una volta che vi si è fatta l’abitudine, appare normale. E se poi, trattandosi d’una macchina, tutto funziona ...
All’improvviso il grande orologio della piazza, proprio davanti al McDonald’s, rintoccò le 11, e la disperata fanciullina, con le mani congelate ed il naso rosso come quello di Mastro Ciliegia, decise ...
Un archetto e una bacchetta davvero doc, il maestro Stefano Montanari, violinista e direttore d’orchestra. Allievo di Pier Narciso Masi e Carlo Chiarappa, come solista Montanari è uno dei più esperti ...
Faceva molto caldo quella notte sulla grande terrazza del palazzo di Erode Antipa. Il Tetrarca di Giudea si annoiava in mezzo ai suoi convitati e pregò la figliastra Salomè di danzare per lui: in ...
Determinare ciò che è bello e ciò che non lo è, è forse una delle più interessanti sfide intellettuali. Per molti, a causa della soggettività, si tratta solamente di un'illusione. Quando è lecito ...
Ieri l’Annunziata ha recitato il “mea culpa mea maxima culpa” per quella vergognosa frase “siete impresentabili”, rivolta a milioni di persone che la pensano diversamente da lei. Si è genuflessa ...
È per la cosiddetta Westkultur, i Germani in senso lato, che Oswald Spengler definisce con insuperato ingegno plastico la dualità interna di Sassoni e Prussiani quale agente creativo di stati ...
Definite sottoculture, controcultureaddirittura, “Strapaese” e “Stracittà” sono invece due Culture. E precisamente,le due Culture che detengono l’egemonia, culturale appunto, negli anni del Regime ...
Finalmente chiamate alle urne portarono con se un 40ennio di strada verso l'emancipazione che cominciò con la Grande Guerra i è molto parlato, in occasione dell’ultimo 2 giugno, del ruolo delle donne, ...
Stefania Grazioli ambienta (finalmente) il capolavoro verdiano nella su epoca, in una atmosfera visionaria e intimista.
Una bacchetta davvero imperiale. Zubin Mehta supera se stesso e regala a Firenze una delle interpretazioni più belle della sua lunga permanenza, paragonabile forse a quella ormai lontana del Tristano ...